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#BG2020: le prime ipotesi di riprogrammazione partono dalla serie A1

Si è tenuta ieri la video conferenza tra i vertici della Federazione Italiana Baseball Softball e i presidenti delle società di serie A1 per discutere della possibile riorganizzazione della stagione 2020 della massima serie, tema più che mai complesso in quanto da affrontare senza poter fare affidamento su alcuna vera certezza sui futuri scenari che verranno a comporsi.

Il fondamentale presupposto alla base dell’incontro di ieri è stato appunto la più che mai concreta possibilità di dover replicare tra qualche tempo il medesimo incontro per formulare un’organizzazione completamente nuova, ma allo stesso tempo si è riconosciuta l’importanza di avviare in confronto, ragionando sui dati che, ad oggi, offrono le migliori probabilità di avverarsi.

Come già anticipato a seguito della riunione del Consiglio Federale, sono state ribadite le due principali novità introdotte per il campionato 2020, ovvero l’ulteriore slittamento del playball, fissato momentaneamente al weekend del 13-14 Giugno e l’eliminazione della retrocessione per l’ultima classificata al termine della regular season.

Le società sono state chiamate a confrontarsi su ulteriori accorgimenti proposti dalla Federazione per assecondare tanto le necessità di calendario - il quale potrà sì sfruttare le finestre liberate dall’annullamento prima dei Giochi Olimpici poi delle Coppe Europee, ma dovrà essere comunque ridotto - quanto le richieste da parte dei club di studiare modalità di gestione del campionato a basso impatto economico.

La prima, e più significativa proposta è stata la reintroduzione del sistema a doppio girone, con accesso alla post season riservato alle prime due classificate di ogni girone. Tutte le società hanno recepito positivamente la proposta, preferendo tuttavia di applicare un criterio di vicinorietà per la composizione dei raggruppamenti, piuttosto che di ranking (stabilito in base al piazzamento 2019). Per meglio garantire un pieno equilibrio del torneo, da questa risoluzione è poi derivata una piccola implementazione del sistema di accesso alle fasi finali: mentre si è mantenuto il criterio dell’accesso diretto alle semifinali per la prima squadra classificata di ciascun girone, è stato introdotta un’ulteriore fase di qualificazione che vedrà coinvolte le formazioni seconde e terze classificate, che si scontreranno, incrociando i gironi, al meglio delle tre partite.

In secondo luogo, ma non certo meno importante, è stata la decisione di restaurare in via eccezionale per il 2020 la deroga per poter disputare gli incontri sul campo non illuminato.

Nonostante gli importanti sforzi da parte della Federazioni per far fronte a questa crisi - per i quali ci sentiamo di rivolgere al presidente Marcon e al suo staff un sentito ringraziamento - e il grande sforzo che tutte le società stanno compiendo per mantenere viva la speranza di poter effettivamente vedersi avverare questa nuova organizzazione, è purtroppo innegabile che tanti, troppi sono ancora gli interrogativi che gravano sulla stagione 2020 per poterci permettere di programmare soluzioni definitive tanto a livello generale quanto particolare, all’interno della nostra struttura.

La riorganizzazione del campionato di serie A1 è infatti solo il primo degli argomenti che ci troveremo ad affrontare e per il quali sarà richiesto tutto il nostro impegno per formulare alternative efficaci. In attesa di ulteriori confronti istituzionali per la revisione di tutti gli altri temi - primo fra tutti la riorganizzazione dell’attività giovanile - il nostro consiglio direttivo si è già messo all’opera non soltanto per fronteggiare l’attuale momento di crisi, ma anche per limitarne le ripercussioni sul proprio futuro.

Abbiamo sempre fatto della programmazione il punto di forza della nostra organizzazione” ha dichiarato il presidente Lentini “e ritengo che sarà proprio questa la chiave per fronteggiare e superare questo momento di profonda difficoltà. E’ vero che mettere mano a un piano di riorganizzazione in questo preciso momento è pressoché impossibile date le troppe variabili che ancora pesano sul futuro, ma aver coltivato in tutti questi anni la predisposizione allo studio, alla programmazione, ci mette nelle migliori condizioni per prenderci cura della nostra società anche in situazioni come questa. Il dibattito all’interno del consiglio direttivo è già avviato ormai da settimane e quotidianamente di confrontiamo sui vari sviluppi, e allo stesso modo manteniamo costanti le comunicazioni con i membri dello staff e le giocatrici. I punti di vista sono numerosi e talvolta radicalmente differenti, ma tutti condividono l’obiettivo di garantire a questa società la possibilità di poter continuare a guardare al futuro con fiducia, portando avanti progetti importanti e ambiziosi per la crescita delle nostre giocatrici e dell’intero movimento”.